Lecce - Multato nel parcheggio dell'ospedale nell’ex Vito Fazzi ed ex Opis da parte della Polizia Municipale
I dipendenti in rivolta per la scarsa informazione e per la disparità di trattamento con quelli della direzione sanitaria che possono parcheggiare in un’area riservata. Lo “Sportello dei Diritti”: multe illegittime anche per l’utenza. Il Comando dei Vigili annulli i preavvisi
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Sono numerose le segnalazioni giunte allo “Sportello dei Diritti”, per le multe all’interno delle aree dell’ex Fazzi ed ex Opis, interessate dall’attuazione di una convenzione tra Comune di Lecce e Asl e che in realtà sono andate a colpire i dipendenti dell’ente sanitario e l’utenza che parcheggia all’interno delle strutture. Il tutto nasce da un grande equivoco dovuto anche alla scarsa informazione riservata all’ordinanza della Giunta Comunale e alla suddetta convenzione tra i due enti che, nell’intenzione delle istituzioni interessate avrebbe dovuto garantire l’utilizzo delle due grandi aree a titolo di parcheggio pubblico, data la finalità di destinazione al pubblico di detta area privata. Ma la conseguenza di questa scelta, che negli intenti doveva migliorare la circolazione all’interno della proprietà dell’ASL ed essere indubbiamente utile alla città per consentire la sosta alla moltitudine di veicoli, si è rivelata l’ennesimo strumento per “far cassa” durante i giorni feriali, dove decine e decine di veicoli, soprattutto dei dipendenti dell’ASL, ma anche di pazienti che si recano presso l’importante area della “Salute” ivi esistente, sono stati multati dagli agenti di Polizia Municipale, come se si trattasse di un’area pubblica normale e non una in convenzione per le finalità suindicate, con segnaletica seppur rinnovata, ma non completamente chiara e che genera per ciò stesso equivoci. Peraltro, i lavoratori dell’Asl lamentano anche la disparità di trattamento tra coloro che possono accedere nell’area riservata all’uopo recintata e munita di barre automatiche e coloro che non possono entrarvi. Ad ognuna delle auto che si trovavano fuori dagli stalli, gli agenti hanno inferto una multa che ammonta a 87 euro o 60 euro solo se pagata entro 5 giorni. Gli utenti interessati non negano il fatto che le loro auto non fossero parcheggiate in modo scorretto ma invece dicono che il problema andrebbe affrontato in un altro modo, non riempiendo di multe i pazienti che arrivano in ospedale per visite e medicazioni o ancora di più gli stessi dipendenti. Alla luce di tali fatti, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, innanzitutto devono essere immediatamente annullati dal Comando di Polizia Municipale i preavvisi di verbale perché sussiste un’evidente illegittimità degli stessi, non solo in ragione della scarsa chiarezza della segnaletica, ma anche per il fatto che la convenzione tra comune e Asl e relativa delibera di attuazione, non possono legittimare in alcun modo i vigili urbani a ritenere d’improvviso pubblica un’area chiaramente privata, seppur in forza dei richiamati atti dei due enti. In secondo, è necessario un intervento da parte delle due amministrazioni, a partire dall’ASL per meglio regolamentare la sosta all’interno delle aree al fine di consentirne la migliore fruizione possibile ed evitare le conseguenze dannose sinora verificatesi per dipendenti e pazienti multati.