Malore copilota, volo deviato a Zurigo
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Un aereo della British Airways, in volo da Londra ad Atene, è stato deviato a Zurigo dopo che il copilota si è sentito male cadendo privo di sensi ai comandi. Il capitano dell'Airbus A320 in volo da Londra ad Atene è atterrato a Zurigo dopo che il suo copilota è svenuto. Si era già lamentato di non sentirsi bene a metà del volo dopo tre ore e mezza, costringendo il capitano a fare virare l'aereo e tornare a Heathrow. Ma poiché le condizioni del copilota peggioravano, al capitano fu ordinato di fare un atterraggio immediato in Svizzera per poter essere ricoverato d'urgenza in ospedale. Il jet della British Airways è rimasto a terra a Zurigo per oltre cinque ore il giorno di Santo Stefano prima di proseguire il volo per Atene, in Grecia. I passeggeri sono arrivati nove ore dopo la partenza del BA640 per Atene dal Terminal 5 di Heathrow. Il Primo Ufficiale è stato portato in ospedale a Zurigo, ma successivamente rilasciato dopo un controllo. L’episodio è iniziato quando il jet ha sorvolato Zagabria in Croazia e poco più di un'ora da Atene, quando il copilota si è lamentato di essersi sentito male. Lo rende noto la stessa compagnia aerea: 'Il capitano ha deciso di tornare nel Regno Unito per consentire a un nuovo equipaggio di prendere il controllo del volo. «Lui e il primo ufficiale erano stati programmati per tornare da Atene a Heathrow lo stesso giorno. "Se avesse continuato ad Atene, il volo di ritorno non sarebbe stato in grado di decollare perché non c'era il primo ufficiale disponibile." British Airways non ha rivelato cosa ha causato lo svenimento del pilota. Dal 2019 più di 300 eventi di fumi tossici sono stati segnalati ai capi della British Airways con i piloti dell'equipaggio di cabina che si lamentavano di sentirsi male. Molti hanno riferito di un "odore di formaggio" che li ha fatti vomitare o svenire. Un portavoce ha detto che non c'erano rischi per i passeggeri del volo del 26 dicembre per Atene. Un'inchiesta, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata ora aperta dal Servizio sulla sicurezza svizzero del traffico aereo (SISI) per far luce su quanto accaduto.