Malore su un volo Ryanair diretto a Dublino: atterraggio d'emergenza a Newcastle
L'aereo, proveniente da Danzica, era diretto a Dublino. La manovra in seguito al malore di un passeggero. Lo Sportello dei Diritti: dotare tutti i mezzi del trasporto pubblico di defibrillatori e di persone abilitate alla rianimazione cardiopolmonare
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Atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Newcastle per un aereo della Ryanair. La manovra sarebbe stata compiuta in seguito al malore di un passeggero mentre sorvolava il Mare del Nord alle 12:50. Il volo FR 1909 di Ryanair da Danzica a Dublino era decollato alle 11:05, con dieci minuti di ritardo. L'arrivo nella Capitale irlandese era fissato alle 12:50 al Terminal 1. Per il momento le autorità aeroportuali non hanno rilasciato altri dettagli. Un portavoce di Ryanair ha dichiarato: "Questo volo da Danzica a Dublino (7 novembre) è stato dirottato su Newcastle dopo che un cliente si è ammalato a bordo. "L'equipaggio ha richiesto assistenza medica, l'aereo è atterrato normalmente e il cliente è sbarcato ed è stato accolto da medici per un ulteriore trattamento prima che l'aereo continuasse per Dublino dove è atterrato alle 14:08. "Ryanair si scusa con tutti i clienti per questo breve ritardo." All'inizio di questa settimana, un aereo di Aer Lingus è stato costretto a tornare all'aeroporto di Dublino dopo che l'equipaggio ha comunicato alla torre di controllo, un'emergenza medica sull'Atlantico. Il volo Aer Lingus EI-101 è partito da Dublino per Newark nel New Jersey. Il volo è durato quasi due ore quando l'equipaggio ha contattato i controllori per informarli che avevano bisogno di tornare a Dublino. Una portavoce della compagnia aerea ha confermato: "Aer Lingus può confermare che il volo EI 101 (Dublino-Newark) ha dovuto tornare indietro a causa di un'emergenza medica. "Desideriamo scusarci con gli ospiti per l'inconveniente causato." È urgentissimo, urgentissimo per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,dotare tutti i mezzi del trasporto pubblico di defibrillatori e di persone abilitate alla rianimazione cardiopolmonare. Non è possibile pensare che, nel 2018, a bordo dei mezzi pubblici manchino i defibrillatori e chi li sa usare.