Malta, due italiani gravemente feriti in un incidente stradale a St Julian’s.
Un agente di polizia fuori servizio li ha trascinati fuori dall'auto in fiamme
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L'ennesimo incidente all'estero che coinvolge un'auto con feriti tra i turisti italiani. Secondo quanto comunicato dalla polizia maltese, due cittadini italiani sono rimasti gravemente feriti in un incidente stradale su St Andrew’s Road, St Julian, intorno alle 3 di questa mattina. La collisione ha coinvolto una una Toyota Auris, guidata da un italiano di 31 anni quando, per motivi ancora da accertare, l’automobile ha colpito delle barriere di protezione in cemento, finendo rovesciata e in fiamme. I due feriti sono stati trascinati fuori dall’auto in fiamme, prima dell’arrivo dei pompieri, da un agente di polizia fuori servizio, assieme ad altre persone accorse sul luogo dell’incidente. Secondo testimoni la zona è interessata da estesi lavori stradali ed è poco illuminata. I due uomini, sono stati trasportati al Mater Dei, dove le loro condizioni risultano molto gravi. Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all'estero, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza. E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.