Migliaia di morti da overdose negli USA

La causa: vendita di pasticche contraffate anche su TikTok e Snapchat. Pastiglie a base di fentanyl e metanfetamina, ma i clienti sono convinti di comprare farmaci da banco

Migliaia di morti da overdose negli USA

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Una vera e propria ecatombe sta sconvolgendo gli USA: ben 93.000 morti in più, circa il 30% rispetto al 2019 da overdose. La causa principale sarebbe correlata all'utilizzo di pastiglie contraffatte reperibili sul mercato nero, ma soprattutto su Snapchat e TikTok. A dirlo non una voce di popolo ma addirittura l’agenzia federale antidroga statunitense (Dea) che ha lanciato l’allarme. Basti pensare che già solo nei primi sei mesi dell’anno in corso, sono state sequestrate ben 9,6 milioni di pillole, molte di più dei sequestri totali degli ultimi due anni. Ma non solo, perché ora il fentanyl, un oppioide sintetico venduto a prezzi bassissimi, è presente in molte più pasticche: la Dea ha rilevato un aumento della sua presenza del 430% rispetto al 2019. Un fenomeno simile a quanto accaduto nel 2015, ha commentato al Washington Post la responsabile della Dea Anne Milgram, perché in quell'anno «l'agenzia si è ritrovata davanti a una crescita allarmante del fentanyl nell'eroina», precisando che «anche in piccole dosi, è più mortale dell'eroina da strada». Ciò che sta allarmando ancor di più è che queste pasticche sono prevalentemente vendute su e-commerce e social, come TikTok e Snapchat, con le diciture Ossicodone, Percocet o Adderal. Vengono vendute in questo modo per evitare la prescrizione medica da presentare in farmacia, mettendo di conseguenza a rischio la propria vita. Un ulteriore dato inquietante è che l’anno scorso le overdose hanno causato il doppio dei decessi degli incidenti d'auto. «Lo spacciatore non ti aspetta più a un angolo di strada, è nella tua tasca». La Dea vuole prima di tutto sensibilizzare il pubblico, ma ritiene comunque che i «social media non stanno facendo abbastanza per impedire questo commercio»., Un monito ed un allarme che Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene di condividere e di rilanciare anche perché la vendita di questo tipo di prodotti non ha frontiere ed i rischi riguardano anche il Nostro Paese.

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