Migranti: record di arrivi nel Mediterraneo centrale
Per l’agenzia Frontex si sta tornando ai livelli del 2016. Colpa anche della concorrenza fra trafficanti. In calo le altre rotte
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E’ record di arrivi di migranti irregolari in Europa e oltre la metà riguarda il Mediterraneo centrale, mentre sugli altri corridoi di arrivo i numeri sono in calo. Secondo i dati diramati da Frontex, l’agenzia UE per il controllo delle frontiere esterne, sono 176'100 le persone che nei primi sette mesi del 2023 hanno tentato di entrare irregolarmente. Di queste, più della metà (89'047) ha usato la rotta del Mediterraneo centrale, l’itinerario che dalla Libia e dalla Tunisia conduce a Sicilia e Malta: i flussi sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo. In luglio gli arrivi irregolari sono stati 42'700 e di questi 23'388 riguardano il mediterraneo centrale. E’ la cifra più alta dal marzo del 2016. Le persone provengono soprattutto da Costa d’Avorio, Egitto e Guinea. Secondo Frontex, l'aumento della pressione migratoria su questa rotta potrebbe continuare nei prossimi mesi, in quanto i contrabbandieri offrono prezzi più bassi a causa della dura concorrenza tra i gruppi criminali. Su tutte le altre rotte, invece, il numero di tentativi di ingresso non autorizzato è diminuito. Ciò vale anche per i Balcani occidentali, il secondo corridoio più usato, con 52'200 tentativi di ingresso nei primi sette mesi dell’anno. Frontex attribuisce il calo all’introduzione di norme più severe sui visti da parte dei paesi balcanici. Nel 2022, denuncia Amnesty International, il governo magiaro ha respinto al confine 157.879 persone. Le persone che impiegano questo itinerario, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, provengono soprattutto da Siria, Afghanistan e Turchia.