Multe assurde. Succede ancora a Lecce. Verbale perché “esponeva il titolo di pagamento capovolto”. Lo “Sportello dei Diritti”: non solo ci sia più tolleranza da parte dei Comandi di Polizia Municipale, ma anche più attenzione sull’operato di agenti ed aus
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Ne abbiamo segnalate tante in tutt’Italia di multe illegittime, strane o dalle motivazioni spesso assurde noi dello “Sportello dei Diritti”. E il Comune di Lecce continua ad essere tra gli enti locali, uno dei campioni a livello nazionale in materia. Sarà il numero eccessivo di verbali, sarà la scarsa tolleranza e la volontà continua di punire l’automobilista o l’esigenza di “far cassa” che rende poco lucidi e quasi automatica la notifica di qualsiasi accertamento pervenga presso gli Uffici di Polizia Locale, fatto sta che questa volta un nostro utente ha ricevuto un verbale dalla motivazione che fa sorridere anche perché dopo il ricorso amministrativo che abbiamo predisposto è lecito pensare che sarà senz’altro archiviato. L’automobilista è stato, infatti, sanzionato non semplicemente per la violazione della sosta a pagamento, ma perché, si legge testualmente nella multa: “esponeva titolo di pagamento capovolto...”. Ancora una volta ciò accade per la prassi costante degli ausiliari del traffico delle municipalizzate, nel caso di specie dell’SGM S.p.A. del comune di Lecce, di procedere frettolosamente alla redazione dei verbali e di non effettuare le opportune verifiche, giacché è banale pretendere che non si attenda di contestare immediatamente qualsiasi sanzione, con la classica motivazione dell’assenza del trasgressore. Facoltà questa concessa agli accertatori che non vuol dire libero arbitrio, ma in quanto stabilita dall’art. 201 comma 1 bis lett. d) del C.d.S. in via residuale rispetto all’obbligo d’immediata contestazione, è consentita solo quando la norma che si assume violata, lo è senza possibilità di alcuna incertezza. Circostanza questa non accaduta nel caso di specie, perché il ticket era esposto, per stessa ammissione dell’ausiliario, ma era solo soggettivamente non visibile da parte dell’operatore tant’è che, ovviamente col ricorso verrà depositata anche copia del “grattino”. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” non si tratta, quindi, solo di pretendere più tolleranza, ma quando succedono errori, o meglio eccessi di questo tipo, è indubbio che sia corretto invitare ad una maggiore attenzione da parte degli agenti e degli ausiliari del traffico, ma anche un più incisivo controllo nella notificazione dei verbali da parte dei Comandi di Polizia Municipale.