Multe ingiuste e illegittime del Comando di Polizia Municipale di Lecce. Lo “Sportello dei Diritti”: sì all’autotutela per evitare ricorsi amministrativi e al Giudice di Pace. L’interpellanza del capogruppo PD Rotundo in consiglio comunale va nella giusta
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Sono anni che lo "Sportello dei Diritti” va ripetendo che il numero di multe elevate dal Comando di Polizia Municipale di Lecce supera ogni soglia di ragionevolezza e che sia dovuto anche ad esigenze di “bilancio”, come dimostrano le cifre che anno dopo anno pongono in testa, almeno al Sud, il capoluogo della Terra d’Otranto al vertice dei comuni che incassano il maggior importo di proventi pro capite dalle sanzioni al Codice della Strada e non solo. Numeri che non vogliono soltanto rappresentare ingenerosamente l’indisciplina di un’intera cittadinanza, ma del ricorso allo strumento “del far cassa” attraverso sanzioni amministrative a raffica e che costituiscono una notevole voce del bilancio cittadino e che molte volte sono a dir poco illegittime, come dimostrano la notevole percentuale di quelle che viene annullata dal Giudice di Pace e in minor parte dal Prefetto dello stesso capoluogo. In tale ottica, la nostra associazione ha evidenziato pubblicamente più volte il mancato recepimento da parte del Comando di Polizia Municipale dell’istituto dell’autotutela amministrativa che attraverso una semplice istanza allo stesso Ufficio che ha emesso il verbale, specie per quelle sanzioni visibilmente erronee e illegittime, potrebbe consentire l’annullamento della multa senza dover ricorrere al Prefetto o alla Giustizia e così evitando la trafila, le spese e l’intasamento degli uffici amministrativi e del giudice di Pace. In tale ottica, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti”accoglie con particolare favore l’iniziativa del capogruppo PD in consiglio comunale onorevole Antonio Rotundo, dopo il clamore suscitato dalla sentenza ottenuta dall'Avv. Piergiorgio Provenzano, che per la prima volta sollecita l’amministrazione comunale ad adottare ogni iniziativa utile che indirizzi gli uffici comunali nell’attuazione più estesa possibile, nei limiti di legge, dell’istituto dell’autotutela in questa delicata materia che vede spesso contrapposti, anche con toni accesi, cittadino e amministrazione, in particolare il Corpo di Polizia Municipale. Confidiamo, quindi, che a far data dal prossimo consiglio del 18 aprile pv, data in cui si discuterà l’interpellanza in questione, il sindaco e gli organi interessati a partire dal Comando di Polizia Municipale, vogliano una volta per tutte dare attuazione all’istituto dell’autotutela che in virtù della giurisprudenza vigente e di numerose circolari ministeriali è ritenuto applicabile anche alle sanzioni amministrative e specialmente a quelle visibilmente erronee, ingiuste ed illegittime.