Naufragi e misteri. Sulle rotte dei pescatori: il ricordo del naufragio del peschereccio S. Cosimo II di Gallipoli
Tutta gente che sapeva stare sul mare, compreso il capitano, “sperto” e coraggioso. Quale congiura incontrarono quel giorno del 12 dicembre del 1991 contro la quale tutte le loro sapienze non bastarono?
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Il 12 dicembre 1991, il peschereccio S. Cosimo II di Gallipoli venne misteriosamente trascinato negli abissi del mare (forse da un sommergibile), senza che si sia mai accertata la verità. Le vittime furono 3: Francesco , comandante, il cui corpo venne ripescato dopo qualche giorno nel mare di Taranto, Antonio, motorista figlio di Francesco, e Ovidio, genero di Francesco. Il mare non ha mai restituito questi ultimi due ed il relitto giace tuttora a 500 metri di profondità a 15 miglia a sud-ovest di Gallipoli. Un debito ricordo a questi tre vittime del mare e padri di famiglia