Nuovo ripetitore a Lecce. Lo "Sportello dei Diritti" promuove la petizione dei residenti della zona di via Rapolla e S. Ligorio contro l’ennesima installazione.
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Come accade di sovente, d'improvviso su un tetto o in un terreno, spesso agricolo, si apre un cantiere senza che nessuno comprenda la ragione. Finché dopo qualche giorno gli ignari cittadini iniziano a capire che per l'ennesima volta sta per essere compiuto a loro danno uno scempio, questo nel silenzio dell'amministrazione comunale competente e nella più assoluta assenza di pubblicità dell'iniziativa che ha comunque valenza pubblica.
Un altro ripetitore per telecomunicazioni spunta come un fungo nei pressi di una zona residenziale ed i cittadini non possono far altro che intervenire a posteriori per tutelare la propria salute e quella dei propri cari, a partire dai bambini, principali vittime delle onde elettromagnetiche.
Ne abbiamo ricevute decine, nel corso degli anni di questo tipo di segnalazioni ed anche questa volta lo "Sportello dei Diritti", ha deciso di promuovere e di rendere pubblica una petizione popolare che nasce dai residenti della zona di via Rampolla e San Ligorio, indignati per l'assoluta improvvisazione ed assenza d'informazione con la quale è stato deciso d'installare una nuova antenna a poche decine di metri dalle abitazioni.
Per tali ragioni, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", rifacendosi al contenuto della motivata petizione popolare che s'inoltra unitamente al comunicato stampa, e congiuntamente ai cittadini che abitano nella zona compresa tra via Rapolla e San Ligorio, rivolge un accorato appello agli amministratori del capoluogo leccese affinché si attivino immediatamente per revocare le autorizzazioni all'installazione del nuovo ripetitore la cui utilità, peraltro, non si comprende in un'area già sufficientemente coperta dai segnali della rete mobile e che pertanto risulta già essere inquinata da onde elettromagnetiche di elevata frequenza.
Ad ogni modo, e per quanto sottolineato nella petizione lo "Sportello dei Diritti", chiede che siano effettuate tutte le opportune verifiche e controlli e vengano prese le iniziative indicate nel documento sottoscritto dai cittadini, comunicando sin da ora di essere disponibile ad un incontro urgente con il singolo e gli amministratori di Lecce.