Nuovo scandalo per VW? Il CEO del produttore tedesco negli Stati Uniti, Michael Horn, ha rivelato durante la sua audizione davanti al Congresso degli Stati Uniti la presenza di un altro software su veicoli in vendita nel 2016. Aperta inchiesta.

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Secondo scandalo in vista? Nuovi guai per Volkswagen. Le autorità statunitensi stanno attualmente testando un sistema installato sui veicoli del marchio. Lo rende noto il New York Times. Questo software potrebbe come il precedente originariamente dallo scandalo, distorcere le misurazioni delle emissioni di gas inquinanti. I motori interessati dalla verifica sono un 2 litri diesel montati su modelli che dovranno essere commercializzati nel 2016. A questo proposito, Michael Horn, il numero uno di Volkswagen USA, ha annunciato la sospensione delle vendite in attesa dei risultati dell'indagine. Questo annuncio, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, arriva in contemporaneo con la notizia con cui Volkswagen ha sospeso la vendita dei suoi veicoli diesel a Singapore e ne ha "richiamati" 1'950 in Cina, in un nuovo sviluppo dello scandalo provocato dalla falsificazione dei dati sulle emissioni inquinanti. La stessa Volkswagen ha affermato che devono essere apportate alcune "correzioni" al software che gestisce i veicoli richiamati in Cina. L'ufficio di Singapore dell'azienda automobilistica tedesca ha precisato che il software "truccato" è stato trovato su 650 veicoli registrati a Singapore. I richiami decisi per la Cina riguardano modelli della Passat B6 di importazione. La Volkswagen è una delle marche preferite dagli automobilisti cinesi, che tuttavia raramente acquistano vetture importate, in particolare se vengono alimentate a diesel. Fin dall'inizio dello scandalo, non meno di 11 milioni di unità con il software truccato sono stati richiamate in tutto il mondo. 

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