Operaio salentino morto sul posto di lavoro all’Isola D’Elba: nove iscritti nel registro degli indagati

Si attendono gli esiti dell’autopsia: secondo indiscrezioni sarebbe morto folgorato da una scarica elettrica. Lo “Sportello dei Diritti” si unisce ai familiari nella richiesta di verità

Operaio salentino morto sul posto di lavoro all’Isola D’Elba: nove iscritti nel registro degli indagati

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Si sono svolti oggi 12 settembre, presso la chiesa madre di Squinzano i funerali di Cosimo Blasi, l’operaio cinquantenne salentino deceduto sul posto di lavoro all'isola d'Elba giovedì 29 agosto. Seppure resta ancora da chiarire la causa del decesso sul quale proverà a far luce l’autopsia eseguita presso la sezione di medicina legale dell’Università di Pisa lo scorso 5 settembre dal dottor Damiano Marra incaricato dalla Procura di Livorno, secondo le prime ricostruzioni e l’ispezione della salma, la morte dell’uomo potrebbe essere imputabile a una scarica elettrica. Tant’è che ben nove, tra persone fisiche e società datrice di lavoro, risultano iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo. Tutti i cari, i figli e le sorelle del defunto operaio chiedono giustizia e che sia fatta luce sulla tragica perdita e a tal proposito hanno conferito mandato all’avvocato Emanuela Toscano del foro di Lecce, nominando consulente di parte il dottor Luigi Papi Medico Legale ricercatore in Medicina legale, con qualifica di Professore aggregato, presso l’Università di Pisa. Proprio per tali ragioni, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione che tra le molteplici attività ha da sempre tutelato i diritti dei lavoratori, si unisce ai familiari del defunto nella richiesta di un’indagine rapida e compiuta affinché venga fatta al più presto piena chiarezza su un dramma che riguarda, comunque, un lavoratore deceduto sul posto di lavoro.

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