Orrore in Indonesia, un pitone gigante di sette metri ha ucciso e ingoiato un uomo di 30 anni
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Il contadino trentenne e padre di tre figli, di nome Peco, è stato trovato morto nel ventre di un pitone lungo sette metri nel distretto di Luwu, nel villaggio di Mamea. L'uomo era andato a raccogliere la linfa per la produzione di zucchero di canna quando il pitone si è diretto verso di lui uccidendolo. L'animale ha morso a una gamba Peco per poi soffocarlo stringendolo. Una volta morto l'ha ingoiato dalla testa ai piedi, in una drammatica operazione che può anche richiedere due ore. Peco è stato cercato dal cognato che ha visto il pitone con la pancia gonfia e ha chiamato le autorità. L'Indonesia che ospita alcuni dei pitoni e dei coccodrilli più grandi del mondo, ha una grande popolazione di pitoni reticolati giganti nella sua vasta e fitta giungla, dove possono prosperare. A differenza dei Paesi vicini del sud-est asiatico, gli sviluppi urbani non hanno limitato la loro crescita. L'ultimo caso documentato di un essere umano ingoiato da un pitone risale all'agosto 2024, quando Hapsa, 57 anni, è stata uccisa da un enorme pitone mentre lavorava in una fattoria nella provincia di Jambi. Anche Maga, 74 anni, si era recata sulle montagne di Sumarambu quando è stata soffocata da un pitone. Nel luglio 2024, Siriati, 30 anni, è stata uccisa da un attacco di pitone nel Sulawesi meridionale, mentre a giugno anche Farida, 50 anni, è stata uccisa da un pitone a Kalempang. Ancora nel 2022, sempre in Indonesia: in quel caso, Jahrah, 54 anni, scomparve mentre raccoglieva gomma da una piantagione nella provincia di Jambi prima che la gente del posto trovasse un pitone gigante disteso in una radura tra gli alberi con un grande rigonfiamento nella pancia due giorni dopo. Nel 2018 un'altra donna è caduta vittima di un pitone: Wa Tiba, 54 anni, madre di due figli, è scomparsa mentre controllava il suo orto sull'isola di Muna, nella provincia di Sulawesi. I suoi sandali e il suo machete furono ritrovati il giorno dopo, a circa 30 metri di distanza giaceva un pitone gigante con la pancia gonfia. Negli ultimi anni, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il numero di attacchi contro le persone è aumentato con l'aumento del numero delle piantagioni.