Per la Federazione Russa le arance egiziane sarebbero pericolose. Lo "Sportello dei Diritti" chiede accurate verifiche anche in UE
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All'arrivo della merce, gli esperti del Servizio di controllo del porto di Novorossiysk, nella Federazione russa, hanno sospettato che le arance provenienti dall'Egitto non rispettassero i requisiti fitosanitari.
I test di laboratorio condotti su alcuni campioni di arance hanno poi rivelato la presenza di larve vive di mosche della frutta, tra i principali insetti soggetti a misure di quarantena; larve che avrebbero dovuto essere individuate dalle autorità di controllo prima della partenza.
L'intera spedizione di agrumi, oltre 90 tonnellate, è stata rispedita in Egitto come previsto dalla normativa fitosanitaria della Federazione Russa, che proibisce l'ingresso di prodotti agricoli contaminati.
Le autorità hanno riferito che questo non è il primo caso in cui i partner egiziani non hanno rispettato i requisiti richiesti. Nei primi cinque mesi dell'anno, infatti, i prodotti agricoli importati dall'Egitto non hanno soddisfatto gli standard russi per oltre 20 volte. Solo nel caso degli agrumi, sono state rispedite indietro ben 1.200 tonnellate di frutti.
Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", chiede quindi accurate verifiche anche in UE per gli agrumi provenienti dal Paese nordafricano, augurandosi che la partita spedita nella Federazione Russa sia un caso isolato.