Per non dimenticare il giorno della marea nera. 16 marzo 1978 storia di un disastro ambientale: una delle peggiori fuoriuscite di petrolio nella storia.
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La mattina del 16 marzo del 1978 la super petroliera Amoco Cadiz, partita dal Golfo Persico in direzione di Le Havre, in Francia, sta navigando in una forte perturbazione temporalesca all’altezza delle coste bretoni quando subisce una grave avaria al sistema idraulico della timoneria perdendo la possibilità di governare.
La situazione metereologica è critica, il mare è in burrasca, le onde sono altissime e il vento è molto forte. Il comandante non può far altro che lanciare il mayday.
Arriva così in soccorso alla Amoco Cadiz un rimorchiatore oceanico che, come di consuetudine in questi casi, prima di procedere a trasbordare i cavi di rimorchio, informa il comandante del prezzo del soccorso che è altissimo.
Il comandante comunica la richiesta alla società armatrice che prende tempo, ma all’Amoco, quel tempo non è concesso e, prima che una decisone venga presa, la petroliera in balia della tempesta viene trascinata su di una secca con degli scogli affioranti, dove si incaglia e si spezza in due riversando in mare tutto il suo carico: 230.000 tonnellate di petrolio greggio sommate alle 3.000 tonnellate di gasolio.
Il naufragio della Amoco Cadiz, superpetroliera da 234.000 tonnellate di stazza lorda e lunga 330 metri, è stato dei maggiori disastri ambientali della storia.