Presunta combine nel derby Bari – Lecce del 2011. Lo "Sportello dei Diritti" pronto a costituirsi parte civile come associazione e anche per gli abbonati e gli scommettitori nell'udienza del 9 maggio
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Dopo quel derby per i tifosi del Lecce e del Bari, ma per tutti gli amanti del calcio e dello sport in generale, una partita di pallone non è più la stessa. Se il processo dovesse accertare delle responsabilità penali a carico degli imputati, infatti, a chi crede ancora nello spirito che dovrebbe essere sempre insito nello sport e nella lealtà delle competizioni, quello sarà un punto di non ritorno, anche perché le due città capoluoghi di provincia pugliesi sono già state abbondantemente scosse dai dettagli emersi a seguito dei procedimenti sportivi arrivati impietosi e rapidi come soventemente accade. Perché, non lo abbiamo detto noi: tutto si, ma non il derby.
Ma adesso tocca alla Giustizia della Repubblica, quando il 9 maggio avrà inizio il processo per frode sportiva presso il Tribunale di Bari su quella partita Bari – Lecce del 15 maggio 2011 del campionato della massima serie.
Gli avvenimenti sono balzati alle cronache, infatti, per una presunta combine che a seguito di indagini condotte dal Procuratore Capo di Bari Antonio Laudati e dal PM Ciro Angelillis, oggi vede imputati Pierandrea Semeraro, in qualità di presidente dell’US Lecce all’epoca dei fatti, l’imprenditore leccese Carlo Quarta ed il barese Marcello Di Lorenzo.
Alla luce di questo nuovo capitolo di un vero e proprio incubo per i tifosi, sportivi e scommettitori, lo “Sportello dei Diritti” che da anni si batte per la trasparenza e la correttezza del mondo dello sport, con numerosi interventi nel settore, si costituirà parte civile per garantire adeguata rappresentanza alla necessaria tutela dei supremi valori che dovrebbero essere permanentemente insiti in ogni competizione sportiva, come tiene a sottolineare il presidente e fondatore Giovanni D’Agata.
A rappresentare l’associazione, gli avvocati Francesco Toto e Francesco D’Agata, già impegnati nelle difese di consumatori ed utenti a partire dal processo per i “piccoli azionisti Alitalia”, ai quali si potranno rivolgere anche gli abbonati, i tifosi e gli scommettitori che si sentono lesi dagli accadimenti e che potranno contattare l’associazione agli indirizzi email: info@sportellodeidiritti.org e dagatagiovanni@virgilio.it o ai numeri 3208496515 e 0832520457.