Punteruolo rosso "assassina" le palme in piazza Mazzini a Lecce e il comune non fa niente
Ora c'è la paura che le sei piante presenti sul piazzale da decenni possano cadere in terra, colpendo i passanti. Colpa di chi cura la manutenzione del verde e dell'amministrazione comunale nonostante i ripetuti avvisi dello Sportello dei Diritti in questi anni
Dettagli della notizia
Il flagello delle palme, il temibile "punteruolo rosso" si è abbattuto, nell&\#39;inerzia pressoché totale dell&\#39;amministrazione comunale leccese anche nella centralissima piazza Mazzini dove i sei fusti di palme ormai morte si presentano alla città come per annunciare ai leccesi e a chi visita la città che il tempo della bellezza e della cura é finito per far posto ad un inesorabile processo di degrado.
Non basta la tassazione tra le più alte dei capoluoghi di provincia, non bastano accertamenti e multe a go go per recuperare preziose risorse da destinare alla città per garantire servizi ed una degna fruizione alla collettività, perché l&\#39;immagine delle palme morte in un punto così centrale, la dice tutta sullo stato del capoluogo salentino le cui finanze sono state prosciugate da vent&\#39;anni di gestioni non rivelatesi all&\#39;altezza, tanto più che da anni lo “Sportello dei Diritti”, ricorda Giovanni D&\#39;Agata che ne è il fondatore, risulta impegnato in campagne per sensibilizzare le pubbliche amministrazioni e i privati nella lotta contro il coleottero causa di devastazione del paesaggio e del decoro urbano.
Inoltre ora che sono morte pendono pericolosamente. C&\#39;è la paura, infatti, che le sei piante presenti sul piazzale da decenni possano cadere in terra, colpendo i passanti. Non vorremmo che al primo giorno di vento forte qualcuna finisca al suolo. La moria delle piante è iniziata circa 5 mesi fa e purtroppo non è stato fatto nulla per salvarle. Il Comune ora però deve intervenire, perché bisogna impedire che si compia una tragedia, che una palma o un ramo colpisca in testa qualcuno.
É probabile, certo, che le palme verranno sostituite con altre o con altre piante, dopo che i loro fusti spogli sono stati lasciati lì per mesi, ma resta il rammarico per l&\#39;osservatore e per i leccesi che un patrimonio della collettività sia stato disperso quando poteva essere salvato con un intervento tempestivo come segnalatoci dai cittadini che hanno scattato le fotografie che ci hanno inoltrato.