Ricercatori affermano di aver scoperto un nuovo farmaco contro tumori e metastasi.

I ricercatori della Libera Università di Bruxelles (ULB), in collaborazione con l'Università di Lione e Netris Pharma, hanno scoperto un farmaco che riduce le metastasi e la resistenza alla chemioterapia nelle cellule tumorali. I risultati della loro ricerca sono stati pubblicati mercoledì sulla rivista scientifica Nature

Ricercatori affermano di aver scoperto un nuovo farmaco contro tumori e metastasi.

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I ricercatori, guidati dal professor Cédric Blanpain, direttore del laboratorio di cellule staminali e cancro dell'ULB, si sono concentrati sulla transizione epiteliale-mesenchimale (EMT), un processo mediante il quale le cellule tumorali si staccano dalle cellule vicine e possono diventare invasive. Ciò favorisce la formazione di metastasi e la resistenza ai trattamenti antitumorali. Tuttavia, ad oggi, non esiste un farmaco specifico per l'EMT. Come parte della loro ricerca, il Prof. Blanpain ei suoi colleghi hanno scoperto che le cellule tumorali con EMT esprimevano alti livelli della proteina netrina-1. Hanno quindi deciso di collaborare con l'azienda Netris Pharma, che ha sviluppato un anticorpo mirato a questa proteina. I ricercatori dell'ULB hanno dimostrato che questo anticorpo consente di ridurre la formazione di tumori e di bloccare l'EMT in questi tumori, il che riduce la loro capacità di formare metastasi. I membri dell'ULB hanno continuato il loro lavoro con l'Università di Lione e Netris Pharma per studiare l'effetto del farmaco sui pazienti con cancro dell'endometrio. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, rivela che la somministrazione di questo anticorpo non ha mostrato tossicità nell'uomo. Come bonus aggiuntivo, questo farmaco ha dimostrato di ridurre bene l'EMT e le metastasi nelle pazienti di sesso femminile. Gli scienziati continueranno il loro lavoro, ora per studiare gli effetti a lungo termine di questa nuova terapia. Sono previsti studi su altri tipi di cancro che presentano EMT come alcuni tumori del polmone o della mammella.. Una notizia importante in campo scientifico, che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” sembra poter dare una speranza a milioni di persone che si ammalano del male del terzo millennio.

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