Richiamata “Ciambella” a marchio Panificio Toscano per una contaminazione da soia ed errore di etichettature.
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La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie e con i bambini. Per questo il ministero della Salute, ha diffuso l'immediato richiamo dagli scaffali dei negozi, questa volta riferita alla Ciambella prodotta dal Panificio Toscano srl, segnalate per un duplice motivo: la mancata dichiarazione in etichetta della presenza di un allergene (soia) e un errore di confezionamento. I lotti di produzione dei prodotti interessati, appunto denominati “Ciambella”, sono il 04/10/21, 24/09/21 e 01/10/2021 con marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore EAN 8017541092953, commercializzate dal Panificio Toscano srl e prodotte dallo stabilimento in Via Torino 9 Collesalvetti, a Livorno. Inoltre, le confezioni di vendita interessate sono individuabili anche al peso dichiarato in confezione di 430 grammi. Come accennato in precedenza, i richiami sono dovuti alla presenza di un allergene non dichiarato in etichetta, cioè la soia, e a un errore di confezionamento: infatti, anche se etichettata come “ciambella”, la confezione prodotta il 04/10/21 contiene una ciambella variegata mentre i lotti di produzione del 24/09/21 e 01/10/2021 contengono una Torta Mantovana. Per precauzione, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando le istruzioni del Ministero della Salute, raccomanda di non consumare i prodotti se si è allergici alla soia. I prodotti in questione sono sicuri per i consumatori che non soffrono di allergia alla soia.