Richiamato volontariamente il detergente per la pelle URIAGE CREMA.
“Contaminazione batterica”, l’allerta del Ministero della Salute francese all’Italia.
Dettagli della notizia
L’allarme è stato lanciato dal ministero della Salute francese, che ha avvisato i consumatori sulla possibile contaminazione batterica in un lotto di un cosmetico del marchio “URIAGE EAU THERMALE”, venduto in tutta la Franciae on-line. Il rischio è di intossicazione per contaminazione microbiologica. Il prodotto incriminato è, nello specifico, il lotto 106905 del detergente della pelle "URIAGE CREMA DETERGENTE - Tubo 50ml " (EXP 03/2024 - CNK 4285375 - GTIN 3661434008801), rivenduto nelle farmacie e on-line a partire dalla data del 17 maggio 2021, con scadenza TMC 31/03/2024 e prodotto dai Laboratoire Dermatologique d'Uriage (Code ACL 6275687), 135 Av. des Thermes, 38410 Saint-Martin-d'Uriage, in Francia. Attualmente sono in corso le fasi di ritiro volontario dai negozi on-line e farmacie nelle quali era disponibile il prodotto. Lo comunica in una nota il produttore, raggiungibile allo +33 4 76 59 29 50 (Contatto servizio consumatori in Francia). Alcuni di questi prodotti sono stati commercializzati prima della misura di ritiro. Si raccomanda a chi li detiene di non consumarli e distruggerli, o di essere rimborsati. Come riporta l’avviso di richiamo del ministero della Salute francese (https://rappel.conso.gouv.fr/fiche-rappel/3577/Interne)il rischio è di intossicazione per infezione della pelle nelle persone con immunità indebolita. L'Italia al momento non è interessata dal richiamo. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo francese, invita i cittadini italiani che si recano per motivi turistici o che vivono in Francia o frontalieri, a prestare la massima attenzione astenendosi dall’acquisto del prodotto interessato. L’allerta di rischio serio, è stata lanciata anche dal sistema RASFF, che comunica il potenziale rischio di potenziale rischio di avvelenamento correlata dall’uso del lotto incriminato. Al momento non si hanno notizie su lotti venduti nel nostro Paese, in quanto le Autorità francesi non hanno indicato nelle note RASFF l’Italia tra i Paesi destinatari del lotto contaminato, anche se il Ministero della Salute, a titolo precauzionale, ha già avviato interlocuzioni con la Commissione europea e con le Autorità francesi, per sollecitare ulteriori informazioni su Paesi e lotti interessati.