Riclassamento sugli estimi catastali a Lecce. Rigettati gli appelli dell’Agenzia del Territorio con pesanti condanne alle spese. Sulla questione del danno economico per la collettività il dado è tratto. Altra vittoria per i cittadini tartassati ingiustame
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Un’altra pesantissima batosta sull’Agenzia del Territorio in merito alla famigerata questione del riclassamento degli estimi catastali nel Comune di Lecce. Non solo in primo grado, ma anche la Commissione Tributaria Regionale di Bari – sezione staccata di Lecce – ha ritenuto illegittimi gli atti di accertamento che avevano portato all’aumento delle rendite catastali a carico di circa 70.000 leccesi, rigettando gli appelli dell’ente avverso le sentenze di primo grado che avevano già ritenuto la sussistenza del difetto di motivazione degli avvisi per circa 7000 ricorsi presentati da altrettanti contribuenti. In data odierna, infatti, sono stati depositati i dispositivi di ben 37 appelli che non solo hanno confermato le decisione della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce, ma hanno anche stabilito la condanna alle spese dell’amministrazione per un totale di circa 5000 euro oltre accessori in favore dell’avvocato Maurizio Villani che aveva difeso nei giudizi i contribuenti.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si manifesta la previsione già effettuata in tempi non sospetti dell’enorme danno portato all’intera collettività, non solo quella leccese, per gli evidenti riflessi, anche erariali, determinati da una procedura palesemente illegittima, avviata su input dell’amministrazione comunale e portata avanti dall’Agenzia del Territorio.