Rinnovata partnership tra Scuderia Ferrari e Philip Morris International. Lo “Sportello dei Diritti” invia segnalazione all’Antitrust per verificare l'eventuale possibilità di sussistenza di pubblicità occulta relativa al "fenomeno del tabacco" nel mond
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Lo “Sportello dei Diritti”, interviene ancora una volta su una questione significativa che riguarda il mondo del tabacco, giacché tra le nostre molteplici attività, da anni siamo impegnati nella lotta al tabagismo. Con comunicato stampa dello scorso 4 settembre la nota casa automobilistica Ferrari ha annunciato testualmente: “Maranello (Italia), 4 Settembre 2017 – Ferrari N.V. (NYSE/MTA: RACE) comunica che Scuderia Ferrari ha rinnovato l’accordo pluriennale con Philip Morris International (NYSE: PM). Con la firma del contratto continua la collaborazione da oltre 40 anni tra Philip Morris International e la Scuderia Ferrari”. È noto però – ci ricorda l’esperto dottor Gennaro Esposito che ci ha segnalato la questione - che già dal 2003 (direttiva europea), 2004 (recepimento con decreto) - e non è un mistero - si è fatto divieto di pubblicità/sponsorizzazione dei prodotti del tabacco.(http://www.altalex.com/documents/leggi/2004/12/20/tabacco-attuazione-della-direttiva-sul-divieto-di-pubblicita-e-di-sponsorizzazione). È anche noto che dalla Formula1, gli sponsor, in particolare il logo "Marlboro", che prima svettava evidente alle spalle del pilota sulle monoposto (https://images.fastcompany.com/upload/2002%20Ferrari.small.jpg), sono stati formalmente eliminati a partire dal 2007. La stessa Ferrari ha comunque rinnovato più volte negli anni successivi il suo rapporto di partnership con la Philip Morris (http://formula1.ferrari.com/it/partner/philip-morris-international/), l'azienda produttrice delle note “Marlboro”, siglando specifici accordi. Va ricordato, a dimostrazione del legame tra le due aziende, che in passato risulterebbe che quella automobilistica sarebbe arrivata addirittura a cambiare il cosiddetto "rosso Ferrari" per adeguarsi alla tonalità del proprio sponsor (https://it.wikipedia.org/wiki/Rosso_corsa). Negli anni successivi al 2007 la Ferrari è stata accusata di continuare a pubblicizzare il logo "Marlboro" con l'utilizzo di messaggi promozionali ritenuti subliminali: ad esempio attraverso il noto codice a barre che sembrava, in particolare con le auto in movimento, ricordare il brand delle sigarette (http://www.motori.it/motorsport/4847/via-il-codice-a-barre-dalle-ferrari.html) L'azienda di Maranello è stata, così, costretta a rimuovere il logo sospetto nel 2010 (http://www.circusf1.com/f1/2010/05/marlboro-ferrari-f1-e-codice-a-barre.php e http://derapate.allaguida.it/articolo/ferrari-marlboro-lo-sponsor-invia-messaggi-subliminali/15839/). Dal 2011 in poi la Ferrari ha, comunque, continuato a rinnovare gli accordi (i cui termini non risultano essere pubblici) con la multinazionale del tabacco. Dopo i codici a barre, presenti fino al 2010, sono così comparsi nuovi loghi che, secondo taluni esperti (http://www.autoracing.com.br/f1-philip-morris-estende-o-contrato-com-a-ferrari/) continuerebbero a richiamare in modo occulto i pacchetti di sigarette "Marlboro". In particolare il nuovo logo presente dal 2015 (http://f1grandprix.motorionline.com/f1-ferrari-rinnova-con-marlboro/ con i classici colori rosso-bianco-nero), nello stesso identico posto dei precedenti loghi, sembrerebbe ancora richiamare in modo occulto i pacchetti di sigarette. (http://f1grandprix.motorionline.com/f1-ferrari-rinnova-con-marlboro/). Per Giovanni D'Agata, che in qualità di presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha presentato una segnalazione all'Antitrust, l’autority dovrebbe accertare - anche richiedendo l'intervento della Direzione Generale (DG) della Concorrenza presso la Commissione Europea per ragioni dovute anche alla competenza per una possibile istruttoria - l'eventuale sussistenza di pubblicità occulta relativa al "fenomeno del tabacco" nel mondo della F1 “Ferrari”. D’altro canto, ogni dubbio potrebbe essere fugato dalla stessa Casa di Maranello nel caso in cui rendesse pubblici i termini dell'accordo rinnovato di recente con la Philip Morris.