Rischio avvelenamento bibite da sostanze caustiche, CocaCola ritira alcuni dei suoi prodotti

Dopo cinque casi sospetti di avvelenamento le autorità sanitarie croate hanno aperto un'inchiesta e invitato la popolazione a evitare di consumare alcuni dei prodotti gassati del gigante. Lo Sportello dei Diritti è stato il primo portale a lanciare l’allarme nella UE: l’importanza dell’informazione

Rischio avvelenamento bibite da sostanze caustiche, CocaCola ritira alcuni dei suoi prodotti

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Come già anticipato per primo in Italia e sul web dallo "Sportello dei Diritti", dopo almeno cinque casi sospetti di avvelenamento con bibite gassate riportati ieri in Croazia, tutte le grandi catene di supermercati e molti bar e ristoranti hanno deciso di ritirare provvisoriamente dal mercato i prodotti della Coca Cola. Nel pomeriggio di ieri si è diffuso panico sui social e da stamattina è quasi impossibile acquistare prodotti della Coca Cola nei supermercati e in molti bar e ristoranti che per precauzione li hanno ritirati dalla loro offerta. Ad alimentare il panico e sospetti è stata la rivelazione di un simile caso di avvelenamento, ma con conseguenze molto gravi per il sistema digerente del paziente, che avrebbe riportato forti lesioni alla cavità orale, all'esofago e allo stomaco. Si tratta di un uomo che alcuni mesi fa in un ristorante a Fiume avrebbe consumato l'acqua minerale Römerquelle. Di questo fatto non era stato informato il pubblico, ed è stato scoperto solo ieri. Le autorità sanitarie hanno, dunque, aperto un'inchiesta e invitato la popolazione a evitare consumazioni di alcuni prodotti gassati del gigante alimentare. Nelle ultime 24 ore sono state cinque le persone che si sono rivolte al pronto soccorso per sospette lesioni alla cavità orale e all'esofago che sembrano causate dall'ingestione di sostanze caustiche. Si tratta di giovani che dichiarano di aver consumato bibite gassate o acqua minerale e di aver sentito subito dopo un fortissimo bruciore nella bocca e nello stomaco, in alcuni casi accompagnati da vomito con tracce di sangue. I casi sono separati, due sono avvenuti a Zagabria, gli altri in altre tre città della Croazia. I pazienti non sono in condizioni critiche e quasi tutti sono stati già dimessi con lesioni lievi alla mucosa dell'esofago, ma con una cura di dieta speciale di alcune settimane. Ieri in Croazia si sono diffuse notizie, prima sulle reti social e poi confermate dalle autorità, di alcuni casi di avvelenamento dopo la consumazione di un'acqua minerale prodotta dalla Coca Cola. Intanto le autorità sanitarie e lo stesso ministro della Sanità hanno consigliato ai cittadini di astenersi dalla consumazione di bibite gassate. Sono in corso anche accertamenti dell'Ispettorato per la Sanità pubblica e della polizia. Per ora non è chiaro se e come le sostanze caustiche siano arrivate nelle bibite, e dove potrebbe essere la fonte della contaminazione, anche tenendo conto che l'acqua minerale viene prodotta in Austria, mentre la classica Coca Cola in uno stabilimento in Croazia. Tuttavia, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dalla filiale della Coca Cola in Croazia è stato confermato che le lesioni al sistema digerente di alcuni dei pazienti sono avvenute dopo la consumazione di alcuni loro prodotti, ed è stato annunciato il ritiro dal mercato di una serie di Coca-Cola Original Taste di mezzo litro in bottiglie di plastica e due serie dell'acqua minerale Römerquelle Emotion Blueberry Pomegranate di 330 ml, su ordine dell'Ispettorato per la Sanità Pubblica. Dalla società hanno però anche riferito che una loro "prima analisi interna non ha mostrato nessuna irregolarità nel processo di produzione, imbottigliamento e negli stessi prodotti".

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