Sanità. Nuovi LEA. Anche l'epidurale a carico delle regioni. Per lo Sportello dei Diritti si tratta di una battaglia vinta. Ma continua quella per i rimborsi per le donne che hanno già usufruito e pagato.
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Dovrebbe essere cosa fatta. L'annuncio ufficioso diverrà ufficiale quando il Ministro della Salute renderà pubblici e definitivi i nuovi LEA, acronimo che sta per Livelli Essenziali di Assistenza che lo Stato, o meglio le regioni sono obbligate a garantire senza alcun esborso da parte dei pazienti. E nella lista, dopo una serie di annunci degli scorsi anni pare che finalmente anche il “parto indolore” noto anche come epidurale o peridurale sarà inserito tra le prassi a carico delle regioni.
Si tratta, quindi, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, di una battaglia vinta da parte di chi in questi anni si è battuto per un trattamento che dev'essere ritenuto un diritto sacrosanto per le madri, e tra le tante associazioni la nostra, che per prima ha avviato anche azioni giudiziarie per ottenere il rimborso di quanto versato da alcune puerpere ottenendo anche nel novembre dello scorso anno una sentenza favorevole da parte del Giudice di Pace di Lecce che tanto eco ha avuto sulla stampa.
Ora speriamo che l'annuncio trovi anche il beneplacito delle regioni e non si tramuti nell'ennesimo proclama politico che rimane solo sulla carta.
Ovviamente, l'iniziativa del governo non fermerà le azioni già intraprese da parte dello “Sportello dei Diritti” a tutela di tutte quelle madri che hanno già pagato e stanno procedendo con le richieste di rimborso ed anzi trova una conferma nella scelta politica dell'esecutivo che ha ritenuto valide le nostre doglianze.