Scandalo “estimi catastali” a Lecce. L'Agenzia del Territorio ricorre in Cassazione anche per il ricorso collettivo vinto dai cittadini anche in appello. I contribuenti vittoriosi devono comunque applicare le vecchie rendite. La responsabilità dell'ammini
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Nonostante i continui rigetti degli appelli da parte della Commissione Tributaria Regionale che ha confermato le sentenze della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce anche per i ricorsi collettivi proposti dallo “Sportello dei Diritti” in favore di una pluralità di cittadini, l’Agenzia delle Entrate ha deciso di insistere con il ricorso alla Corte Suprema di Cassazione che costringerà i contribuenti della prima “class action tributaria” italiana a difendersi nonostante le ripetute vittorie innanzi alle corti territoriali.Vi è da ricordare, peraltro, che sulla medesima questione, si è in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, mentre la Commissione Tributaria Regionale del Lazio con l’ordinanza n. 1471 del 16 dicembre 2016 ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale.In buona sintesi, per la vicenda degli estimi catastali, oggi sono stati interessati i massimi organi giudiziari nazionali, Corte di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale.In ogni caso, ricorda Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, in attesa delle pronunce definitive, i contribuenti vittoriosi nei giudizi tributari devono continuare ad applicare le vecchie rendite catastali e non le nuove, tenuto conto che le sentenze tributarie sono immediatamente esecutive, ai sensi dell’art. 67-bis D.lgs. n. 546/92, introdotto dal D.Lgs. n. 156 del 24 settembre 2015, che ha ripreso le mie proposte modificative. Infatti, è da sottolineare che è stato abrogato il vecchio articolo 69 -bis D.Lgs. n. 546/92 che prevedeva il passaggio in giudicato della sentenza per gli aggiornamenti catastali. Il problema è sempre però lo stesso: non si può sottacere delle evidenti responsabilità politiche dell'amministrazione comunale uscente del capoluogo che diede l'input per attivare la procedura di riclassamento generalizzato per ottenere più lauti incassi tributari rivenienti dalle nuove rendite a discapito dei proprietari degli immobili, così come dovranno essere appurate anche eventuali responsabilità contabili perchè il continuo ricorso alla Giustizia e le condanne alle spese per l'Agenzia del Territorio non possono passare senza far finta di nulla, perchè in ogni caso a pagare sono i contribuenti sui quali, in ultima analisi, ricadono sempre i costi di procedure sciagurate come quella ormai tristemente famosa degli estimi catastali leccesi. Proprio per le ragioni esposte, la nostra associazione provvederà a fornire ausilio anche a tutti quei contribuenti che vorranno difendersi nel giudizio di Cassazione così come fatto nei precedenti gradi di causa.