Scandalo “estimi catastali” a Lecce. Nuova ordinanza della Cassazione che rigetta un altro ricorso dell'Agenzia delle Entrate
Quanto costerà alla collettività una procedura che si rivela sempre più illegittima?
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Il 25 giugno scorso la Corte di Cassazione con una nuova ordinanza, la n. 16629/2018, ha rigettato un altro ricorso dell’Agenzia delle Entrate nella ormai arcinota vicenda del riclassamento degli estimi catastali a Lecce. La Suprema Corte, come con il precedente già ampiamente reso pubblico lo stesso giorno, richiamando propri precedenti nonché la pronuncia n. 249/2017 della Corte Costituzionale, ha annullato l’accertamento dell’Agenzia del Territorio di Lecce perché privo di motivazione, in quanto l’ufficio si era limitato soltanto allo scostamento dei valori senza tenere conto degli altri elementi importanti, come la qualità urbana del contesto nel quale l’immobile è inserito, la qualità ambientale della zona di mercato in cui l’unità è situata e le caratteristiche edilizie del fabbricato. Una nuova decisione, che per l’avvocato Maurizio Villani e Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” – si pone nel solco di quello che ancora una volta ci auguriamo potrà diventare orientamento univoco che nei fatti dimostra l’illegittimità di una procedura rivelatasi del tutto infondata per la quale ancora non è noto quanto costerà all’intera collettività dei contribuenti non solo leccesi.