Scandalo riclassamento “estimi catastali” a Lecce. Altro rigetto della Cassazione delle impugnazioni dell’Agenzia delle Entrate contro ricorsi dei contribuenti leccesi anche collettivi.
L’avvocato Maurizio Villani: «il Comune di Lecce intervenga in autotutela. Disparità di trattamento certificata»
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Un’altra ordinanza della Corte di Cassazione la 3206/2020, pubblicata oggi, ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle Entrate di Lecce in merito alla nota questione degli estimi catastali. Come abbiamo già detto più volte, i giudici di legittimità, con costante giurisprudenza, hanno ritenuto nulli gli avvisi di accertamento catastale dell’Agenzia del Territorio di Lecce perché totalmente immotivati. Anche l’avvocato tributarista Maurizio Villani che ha assistito numerosi contribuenti anche nei ricorsi collettivi ha inteso commentare quest’ennesima decisione a sfavore del Fisco: «secondo me, il Comune di Lecce dovrebbe intervenire in autotutela per annullare tutti gli avvisi di accertamento catastale notificati anche nei confronti dei contribuenti leccesi che non hanno presentato ricorso per evitare un’ingiustificata disparità di trattamento. Infatti, proprio alla luce delle motivazioni della Corte di Cassazione, tutti gli avvisi di accertamento catastali non hanno assolto in maniera rigorosa l’obbligo motivazionale in modo tale da porre il contribuente in condizione di conoscere le concrete ragioni che giustificavano il provvedimento, ribadendo così la necessità di un provvedimento specifico e puntuale in capo all’Amministrazione finanziaria, che nel concreto non è stato adottato». Una posizione totalmente condivisa anche da Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che ripetutamente ha ribadito il concetto che nonostante quanto accaduto e quanto sia stato certificato dai giudici a tutti i livelli, nessuno risulta ancora aver pagato per quello che più che un macroscopico errore, è un vero e proprio scandalo.