Scandalo scambio farmaci in Francia. Arriva la nota ufficiale dell'AIFA che comunica che i farmaci scambiati (un sedativo nelle scatole di diuretico) non sono commercializzati in Italia
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A seguito della tempestiva azione da parte dello “Sportello dei Diritti”, che ha segnalato per prima in Italia l’errore di confezionamento del diuretico Furosemide Teva, ed il conseguente avvio di un’inchiesta in Francia anche a seguito di due morti sospette, è arrivata la nota ufficiale dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) a comunicare che i farmaci scambiati non sono commercializzati in Italia e che comunque la situazione è sotto il monitoraggio della rete di farmacovigilanza europea.
Di seguito Giovanni D&\#39;Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” riporta il comunicato integrale dell’ente governativo:
“In merito alla vicenda relativa allo scambio di farmaci avvenuto in Francia (sedativo zopiclone all’interno di una confezione del diuretico furosemide) l’Agenzia Italiana del Farmaco comunica di essersi attivata prontamente al riguardo e di aver ricevuto una nota dell’ANSM, l’Agenzia regolatoria francese, che chiariva che i lotti Y175 e Y176, per i quali le autorità francesi hanno disposto il ritiro dal mercato, non sono stati commercializzati in Italia.
Non sussiste, pertanto, alcun motivo di allarme per i cittadini italiani.
L’Agenzia Italiana del Farmaco, attraverso la rete di farmacovigilanza europea, continua comunque a monitorare in tempo reale gli sviluppi della situazione”.