Sicurezza alimentare: Rasff, sistema di allerta rapido comunitario. Sono 51 le segnalazioni diffuse durante la scorsa settimana dal sistema di allerta rapido comunitario per alimenti e mangimi

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L'elenco italiano del sistema di allerta inviata dal Ministero della Salute italiano si riferisce all' eccesso di mercurio in lotti di pesce di surgelato provenienti dalla penisola Iberica. Nello specifico, un livello elevato di mercurio è stato rilevato in filetti di squalo mako (Isurus oxyrinchus) surgelati provenienti dalla Spagna, in un lotto di squalo mako congelato della medesima specie in arrivo dal Portogallo e, sempre di provenienza portoghese in due lotti di verdesca (Prionace glauca) surgelata. Inoltre l'altra allerta inviata dal Ministero della Salute italiano fa riferimento alla presenza di sostanza non autorizzata (idrossitiomosildefanil) in integratore dietetico proveniente dalla Repubblica Ceca. Quattro i respingimenti alla frontiera effettuati dalle autorità italiane: migrazione di cromo e manganese da griglie per barbecue provenienti da Cina e Hong Kong, livello elevato di migrazione totale da coltelli da cucina in acciaio inox e rilevamento di corrosione in griglie per barbecue in arrivo dalla Cina e, ancora una volta eccesso di mercurio rilevato in pesce surgelato (Pagrus auratus) proveniente dalla Nuova Zelanda. Mentre le notifiche di informazione che non implicano un intervento urgente: Tossina di Shiga generata dal batterio Escherichia coli in un lotto di carne bovina refrigerata in arrivo dalla Polonia, mercurio in pesce spada (Xiphias glaudius) surgelato di origine vietnamita, presenza di uova non dichiarate in surimi congelato cinese e caratteristiche organolettiche non idonee (presenza di naphtalene - alkylnaphtalene) in ananas sciroppate in scatola provenienti da Hong Kong.
Per quanto riguarda infine le segnalazioni di prodotti italiani esportati una allerta della Slovacchia segnala la presenza di arachidi non dichiarata in etichetta in lotto di cioccolato veicolato attraverso l'Austria
Pertanto Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", invita chiunque avesse acquistato questi prodotti a non consumarli e a consegnarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

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