Stranieri in Italia: Corte UE condanna Italia per espulsione tunisino
L'espulsione ''ha costituito un grave ostacolo al rispetto degli obblighi del governo italiano a tutela dei diritti del ricorrente'', ha detto il giudice di Strasburgo.
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Secondo la sentenza del 05.04.2011 emessa dalla Corte Europea Diritti dell'Uomo , sez. XII, che Giovanni D'Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti" ritiene utile riportare per favorirne la divulgazione, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per aver espulso e rinviato nel suo paese un cittadino tunisino, che al suo arrivo sarebbe stato arrestato e torturato.
Ali Ben Sassi Toumi era stato condannato nel 2007 a sei anni di detenzione per terrorismo internazionale da un tribunale italiano. Liberato nel maggio 2009, era stato espulso in agosto nonostante la Corte europea avesse chiesto all'Italia di sospendere la decisione, per il timore di maltrattamenti in Tunisia.
Al centro della disputa le dichiarazioni del governo italiano, il quale allora affermo' di aver ricevuto rassicurazioni diplomatiche sulla sicurezza di Toumi, e la testimonianza diretta del tunisino, che sostiene invece di essere stato arrestato non appena rientrato in Tunisia, torturato durante la detenzione e rilasciato solo a condizione di non denunciare i fatti.
Nel condannare l'Italia, la Corte ha accordato 15.000 euro di risarcimento a Toumi per danni morali. L'espulsione ''ha costituito un grave ostacolo al rispetto degli obblighi del governo italiano a tutela dei diritti del ricorrente'', ha detto il giudice di Strasburgo.