Strisce blu, la targa sul ticket a Torre Dell’Orso e a Gallipoli.
Lo Sportello dei Diritti chiede tutela della privacy
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Nel silenzio assoluto dei media e delle Amministrazioni comunali di Melendugno e Gallipoli, all’insaputa di turisti e cittadini salentini, sono in funzione nei parcheggi a pagamento i parcometri con una bella sorpresa. Molti cittadini, infatti, si stanno lamentando per il recente obbligo di digitare i dati della targa del proprio veicolo nel momento del pagamento dai parcometri del ticket di sosta a Torre Dell’Orso e a Gallipoli. Alla difficoltà di non pochi a memorizzare la sequenza alfanumerica della propria targa, si affianca il legittimo timore di dovere fornire informazioni personali che rischiano di finire in una banca dati, con esposizione a possibili usi in contrasto con la tutela della privacy, assicurata dal GDPR 679/2016. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti", i dati sulla sosta, se associati alla targa, potrebbero indicare le abitudini del proprietario del veicolo. L’inserimento nei parcometri del dato relativo alla targa, in uso in tante altre città, è finalizzato ad impedire il riutilizzo illecito dei tagliandi. Per bilanciare, pertanto, le necessità di controllo della ditta fornitrice del servizio e la certezza di tutela della propria privacy da parte degli utenti, lo “Sportello dei Diritti" propone che il sistema unico operativo dei parcometri sia opportunamente rimodulato, in modo da limitarsi alla sola richiesta di indicazione della breve sequenza numerica (tre numeri, escluse le lettere) della targa, così come già contemplato in alcuni regolamenti comunali di altre città.