Tasse: gli italiani i contribuenti tra i più tartassati della U.E. . La pressione fiscale sale al 42,6% la spesa pubblica è balzata al 52,5% del Pil., ecco la classifica
Dettagli della notizia
I cittadini italiani, sono considerati i contribuenti più tartassati dal fisco nel territorio dell’Unione Europea. La conferma arriva dall’ultima rilevazione di Eurostat, pubblicata nel rapporto &\#39;Tax revenue in the European Union&\#39;, dove si evidenzia come in Italia continuiamo ad avere una pressione fiscale sopra la media sia di Eurolandia (40,2%) sia dell&\#39;Unione a 27 (39,6%).
L&\#39;Italia si conferma tra i Paesi europei dove è più alto il peso di tasse e contributi sul Pil. Infatti, nonostante la pressione fiscale nel 2010 sia calata al 42,6%, dal 43,1% del 2009, la posizione ricoperta nella classifica europea è rimasta immutata.
Tra i Paesi dell’UE continua a piazzarsi quarta, alle spalle di Belgio (46,4%), Francia (44,5%) e Austria (43,7%), scendendo al sesto posto, visto che comunque resta ancora lontana dal livello della Danimarca (48,5%), salda sul gradino più alto del podio, e della Svezia (46,3%). Tutti Paesi che comunque a fronte di un pagamento delle tasse alto hanno una qualità di servizi superiore e una efficienza della pubblica amministrazione maggiore…eccezion fatta per l’Italia.
Molto più lunga è invece la lista degli stati membri che scontano un livello di imposizione inferiore ai livelli medi del Vecchio Continente, si comincia con la Germania (39,5%) per finire con Bulgaria, Lituania (entrambe 27,4%) e Lettonia (27,5%).
E le prospettive non sono buone. Per il 2011 e 2012 infatti la classifica cambierà sopratutto per l&\#39;Italia, che potrebbe salire di posizione viste le ultime previsioni sul livello di pressione fiscale, sia il Centro studi di Confindustria che la Banca d&\#39;Italia hanno, infatti, parlato di un tasso che si potrebbe assestare introno al valore record del 45%.
LA CLASSIFICA
Danimarca 48,5% Belgio 46,4% Svezia 46,3% Francia 44,5% Austria 43,7% Italia 42,6% Finlandia 42,3% Germania 39,5% Olanda 39,5% Slovenia 38,2% Lussemburgo 38,0% Ungheria 37,8% Regno Unito 37,4% Cipro 35,7% Portogallo 34,8% Malta 34,7% Estonia 34,3% Repubblica cieca 33,8% Grecia 33,2% Spagna 32,9% Polonia 31,8% Irlanda 29,8% Slovacchia 28,3% Romania 28,1% Lettonia 27,5% Lituania 27,4% Bulgaria 27,4%.
Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, analizzando la graduatoria, a superare l&\#39;Italia sono i soliti Paesi scandinavi, ovvero gli stati che vantano sistemi di welfare tra i più evoluti, strutture che storicamente e inevitabilmente richiedono un maggiore ricorso alla fiscalità generale. Ma anche paesi dove il numero di popolazione è molto inferiore alla nostra. In sintesi nel nostro Belpaese si pagano più tasse, ma si ricevono meno servizi.