Tesla, un altro maxi richiamo.
Non c'è ancora motivo di preoccuparsi
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Non trova pace il sistema di guida semi-autonoma della Tesla. Ora è di nuovo sul banco degli imputati e dopo la clamorosa inchiesta per le frenate improvvise, di cui si ignorano per ora le cause, potrebbe causare un gigantesco richiamo: la National Highway Traffic Safety Administration, o NHTSA, ha richiamato 321.628 auto, perché un fanale posteriore potrebbe non accendersi. La decisione riguarda i veicoli Tesla Model 3 e Model Y dal 2020 al 2023. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari TESLA Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica statunitense dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata.