Ubriachezza molesta sui voli. Un altro caso su un volo Ryanair da Manchester a Tenerife
L’aereo "accelera" a destinazione dopo che "un gruppo di ubriachi tra i passeggeri" crea il caos a bordo. Arresti dopo l'atterraggio. Lo “Sportello dei Diritti”: urgono modifiche significative per vietare la vendita di alcolici negli aeroporti.
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L’ennesimo caso tra quelli già segnalati dallo “Sportello dei Diritti” fa riesplodere la polemica su un fenomeno che riguarda la sicurezza dei voli: l’ubriachezza a bordo dei velivoli di linea sta diventando un problema serio che merita la dovuta attenzione da parte delle autorità aereoportuali e quelle che regolamentano il traffico aereo e richiede misure urgenti per evitare che ci scappi la tragedia. Questa volta è accaduto al volo Ryanair FR4332 / RYR23AY del 24 maggio da Manchester a Tenerife, che ha costretto i piloti ad accelerare l’arrivo e ha portato un gruppo di passeggeri ubriachi ad essere arrestati dopo l’atterraggio. La compagnia aerea già ieri ha ufficializzato di aver chiesto un limite di due drink per i passeggeri prima dei voli dopo quanto avvenuto. I controllori del traffico aereo hanno rivelato di aver accorciato la rotta – e i "passeggeri difficili" sono stati arrestati dopo che l'aereo è atterrato. Ryanair ha confermato in data di ieri che un gruppo di persone ha scatenato il panico sul volo da Manchester a Tenerife lo scorso 24 maggio. L’annuncio pubblicato su Twitter, dai controllori del traffico aereo ha affermato che il personale dell'aereo aveva richiesto l'intervento della polizia, e ha aggiunto: "Abbiamo tagliato il percorso il più possibile per coordinare la richiesta". Un portavoce di Ryanair ha detto che l'incidente illustra il motivo per cui la compagnia aerea sta facendo pressioni sui limiti delle quantità di alcol che i clienti possono bere negli aeroporti. Ed ha affermato in una dichiarazione: "L'equipaggio di questo volo da Manchester a Tenerife (24 maggio) ha richiesto l'assistenza della polizia all'arrivo dopo che un gruppo di individui è diventato dirompente. "Non tollereremo comportamenti indisciplinati o distruttivi in qualsiasi momento e la sicurezza e il comfort dei nostri clienti, equipaggio e aeromobili sono la nostra priorità numero uno". Ed ha continuato: "Questo è adesso un problema per la polizia locale. Ed è esattamente il motivo per cui chiediamo modifiche significative per vietare la vendita di alcolici negli aeroporti, come un limite di due bicchieri per passeggero e nessuna vendita di alcolici prima delle 10:00. "Spetta agli aeroporti introdurre queste misure preventive per frenare l'eccessivo consumo di alcolici e i problemi che crea, piuttosto che consentire ai passeggeri di bere in eccesso prima dei propri voli". Sono queste delle proposte che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” devono essere immediatamente eseguite per evitare che si continuino a verificare situazioni del genere che mettono a repentaglio l’incolumità dei passeggeri e la sicurezza dei voli e ciò prima che possa accadere qualche tragedia determinata dal comportamento di singoli o interi gruppi che si ubriacano prima di prendere l’aereo. Il divieto di vendita di alcolici negli aeroporti, quindi, deve diventare una priorità per ogni autorità che si occupa del traffico aereo.