Un aereo Ita Airways urta in pista con l’aletta il timone di un Boeing Air France a New York
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Il 17 giugno, un Airbus A330-200 (registrato EI-EJG) di ITA Airways (ex Alitalia), in partenza dall'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York e diretto a Roma Fiumicino, ha urtato in pista un velivolo di Air France, che era arrivato da Parigi ed era ormai parcheggiato al pontile dello scalo statunitense. I piloti dell'Air France hanno riferito al controllo del traffico aereo di aver subito danni dall'A330 di ITA Airways. Dopo una lunga discussione con il controllo del traffico aereo, e solo dopo il decollo, quando l'Airbus di Ita era ormai sull'oceano e diretto verso l'Italia, il controllo del traffico aereo di New York ha interrogato i piloti di ITA Airways sulla richiesta di Air France. I piloti ITA Airways hanno risposto di non aver subito danni e che nessuno a bordo si era accorto di niente (probabilmente perché il tocco è stato lieve) e hanno proseguito per Roma. Air France ha cancellato il volo AF8 di ritorno a Parigi CDG ed è in attesa di riparazione. L'Airbus A330 italiano è rimasto a terra a Roma per circa 46 ore. Ita ritiene che nessuna situazione di pericolo si sia determinata per i viaggiatori, che non hanno percepito il tocco, come non lo ha avvertito il personale di bordo. L'aereo di Ita è un Airbus (modello A330-200) che monta un winglet alla fine di entrambe le sue ali. Questa aletta di estremità, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, serve a migliorare l'aerodinamica del veivolo durante il suo volo e a risparmiare carburante. E proprio questa aletta ha strisciato il Boeing B772 di Air France, all'altezza del timone di coda, procurando un taglio. All'arrivo nello scalo romano, il 18 giugno con 28 minuti di ritardo, i meccanici di Ita hanno effettivamente notato una macchia di vernice bianca all'altezza dell'aletta di estremità del velivolo. La compagnia italiana ha anche avviato un'indagine interna per capire se l'urto in pista sia avvenuto quando il comandante di Ita governava il velivolo, dunque nella fase di taxi. In questa fase (di taxi), l'apparecchio guadagna l'inizio della pista, per poi avviare il rullaggio che precede il decollo. L'altra ipotesi è che l'urto sia avvenuto mentre il "trattore" dello scalo statunitense spostava l'aeromobile di Ita, prima della fase di taxi e rullaggio.