Un pipistrello con la rabbia morde uno svizzero a Neuchâtel. Diagnosticata la presenza del virus nel piccolo “vampiro”. Lo “Sportello dei Diritti” rilancia il consiglio degli esperti che hanno approfittato di questo episodio per ricordare a tutti di non t
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Un caso che raramente leggiamo nelle cronache, ma che ci offre spunti interessanti in materia di prevenzione quando si entra a contatto con animali selvatici. Un cittadino svizzero è stato morso da un pipistrello portatore del virus della rabbia nel canton Neuchâtel. A causa dell’evento, il pronto soccorso del luogo dove la persona si era recata, ha attivato la profilassi per evitare l'insorgere della malattia. La persona ha raccolto dal marciapiede l’animale molto indebolito. Quando ha cercato di rilasciarlo nell'oscurità, il pipistrello lo ha morso ad un dito prima di morire, hanno comunicato lunedì le autorità cantonali. Visto che il morso ha provocato una ferita piuttosto profonda, la persona si è recata all'ospedale, dove è stata trattata preventivamente contro la rabbia. Le analisi hanno confermato che il virus era presente nell'animale. Come dicevamo, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, un caso raro e apparentemente banale, ma che può essere utile per rilanciare il consiglio degli esperti che hanno approfittato di questo episodio per ricordare a tutti di non toccare mai un animale malato o ferito. Non è raro che cittadini si siano imbattuti in volpi, rettili o altre specie selvatiche e si siano improvvisati veterinari beccandosi, se va bene, un morso o una ferita: in tali circostanze è invece sempre opportuno contattare le autorità competenti ed in particolare i servizi veterinari delle ASL.