Un volo infernale: "impazzisce" su un aereo Virgin Australia e minaccia di uccidere gli altri passeggeri se il pilota non atterra immediatamente

Atterraggio d'emergenza a causa di una donna trascinata fuori dal velivolo dalla polizia. Lo "Sportello dei Diritti": ripensare la security sugli aerei

Un volo infernale: "impazzisce" su un aereo Virgin Australia e minaccia di uccidere gli altri passeggeri se il pilota non atterra immediatamente

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Un volo Virgin Australia da Melbourne a Perth è stato deviato dopo che una passeggera ha dato in escandescenze minacciando di uccidere tutti a bordo. Circa un'ora dopo il decollo del volo VA697 la donna ha iniziato a gridare, come ha raccontato un testimone alla tv australiana ABC. Quando il personale della Virgin Australia ha cercato di calmarla, la donna ha minacciato di uccidere gli altri passeggeri se non l'aereo non fosse atterrato immediatamente. Il volo è stato dirottato ad Adelaide, e all'atterraggio cinque poliziotti della polizia federale australiana sono entrati a bordo e hanno trascinato la donna fuori dal velivolo. Il suo bagaglio è stato rimosso e ispezionato prima che l'aereo potesse fare rifornimento e continuare il suo viaggio verso Perth. Ma il volo, che aveva lasciato Melbourne alle 20:30 di giovedì era già stato ritardato per avverse condizioni atmosferiche. Alla fine è atterrato a Perth alle 3:15, e quindi con quattro ore di ritardo. 'Era un volo infernale,' ha dichiarato un passeggero all'ABC. 'Un volo di quattro ore e mezzo è diventato di sette - otto ore. Un portavoce di Virgin Australia ha confermato l'incidente e si è scusato con una dichiarazione ufficiale: 'A causa di disturbi causati da un passeggero a bordo volo del VA697 Virgin Australia da Melbourne a Perth, il comandante ha deciso di deviare ad Adelaide e il passeggero è stato rimosso dall'aeromobile dalla polizia federale australiana. Ormai si susseguono uno dopo l'altro eventi del genere con singoli o gruppi di passeggeri in grado di causare disordini a bordo e minare la sicurezza dei voli al di là dei semplici disagi conseguenti ai ritardi che subiscono i passeggeri, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. A questo punto, è forse opportuno ristrutturare anche il sistema di sicurezza sui velivoli e non appare un azzardo ripensare la presenza a bordo di veri e propri addetti alla security specializzati per questo tipo di situazioni critiche e piccoli scompartimenti per gestire eventualità di tal fatta senza dover necessariamente costringere gli equipaggi ad atterraggi d'emergenza.

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