Una multa da record del mondo. Ammenda di 192.000 euro per aver guidato a 72 chilometri all'ora invece di 50
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La battaglia di Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, contro le multe seriali ed a raffica utilizzate dagli enti allo scopo di “far cassa” prima che per la sicurezza stradale, utilizzando strumenti di rilevazione elettronica tipo autovelox, telelaser, tutor e photored oggi trova una conferma in un altro caso alquanto singolare che è stato portato all’attenzione su internet. Il fatto ancora una volta in Belgio: un'auto è stata beccata dalla polizia di Charleroi, situata nella provincia di Hainaut, alla velocità, di 72 km/h anziché i 50 km / h autorizzati. In questo caso, l'intestatario dell'auto, riceve semplicemente una lettera che lo invita a pagare l'importo richiesto. E sino a questo punto è tutto normale. E' invece, il seguito della storia che ci interessa che ha esposto la società di Michel Crestani, a capo della MC & S di Marcinelle, a dovere pagare l’ingente contravvenzione. Una lettera, infatti, è stata inviata direttamente al domicilio della società in questione con la quale la polizia invitava la proprietaria a comunicare entro 15 giorni l'identità della persona che stava guidando l'auto oggetto della sanzione. Purtroppo " per negligenza amministrativa, la società non ha mai risposto " , conferma Nicolas Tzanetatos, l'avvocato della compagnia. " L'azienda ha in carico 23 veicoli e non ha davvero messo in atto una procedura per verificare chi li guida" ha inoltre dichiarato l'avvocato. Nel corso del tempo, la multa è aumentata drammaticamente, raggiungendo la somma di 192.000 euro (144.000 euro per la società e 48.000 euro per l'amministratore della società, condannato anche a 12 mesi di carcere). Il rappresentante legale della società, citata dalla polizia non si è presentato all'udienza in tribunale. Di fronte alla somma richiesta, l'amministratore della società ha assunto un avvocato che ha fatto ricorso. Il legale, ai media ha spiegato che l'importo eccezionale dell'ammenda è dovuto dalla natura recidivante della società, già condannata due volte per fatti simili. Fino a oggi, il dispendioso primato appartiene però un trentasettenne svedese, multato di 928.770,45 euro per eccesso di velocità sull’autostrada A12 tra Berna e Losanna mentre viaggiava a 290 chilometri all’ora con la sua auto. Il sistema di attribuzione delle contravvenzioni svizzero è proporzionato al reddito del multato. E, conoscendo la leggendaria precisione svizzera, c’è da credere che ha pagato anche i 45 centesimi.