Una nave da crociera MSC trascina nel porto senza accorgersene una balena di 13 metri

Le autorità se ne sono accorti solo quando la nave con la balena è arrivata nel porto

Una nave da crociera MSC trascina nel porto senza accorgersene una balena di 13 metri

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Curiosa storia di una crociera, una balenottera boreale viene uccisa in una collisione con un transatlantico. Per molte persone, fare una crociera significa puro relax. Finalmente è tempo di staccare la spina dalla vita quotidiana, a volte stressante, e di lasciarsi alle spalle andando per il mare le preoccupazioni domestiche, almeno per un po'. Il programma sulle navi da crociera nel 2024 è estremamente vario e solitamente non manca l’intrattenimento. E poi ci sono le creature naturali del mare, che ogni tanto compaiono e suscitano stupore sui volti dei vacanzieri. Ma non sempre l’incontro tra creature marine e navi da crociera finisce bene. Ciò è dimostrato da quanto è accaduto. Come riporta il New York Times, le autorità navali hanno avuto una spiacevole sorpresa quando una nave da crociera è arrivata a New York: hanno scoperto che c'era una balena lunga quasi 13,5 metri e già morta appesa alla prua della nave. L'animale è stato successivamente identificato come una balenottera boreale. Si tratta di una specie di balena in via di estinzione caratterizzata da capacità di nuoto veloce e da una preferenza per le acque profonde. Un portavoce dell'armatore della nave "MSC Crociere" aveva già rilasciato una dichiarazione via e-mail, che è stata messa a disposizione del New York Times. Ciò evidenzia che verrebbero adottate ampie misure per evitare tali collisioni. Ciò include, tra le altre cose, la formazione degli ufficiali di coperta e il cambiamento dei percorsi di viaggio in determinate aree. La società valuterà e aggiornerà costantemente le proprie procedure con i partner e le autorità. Secondo i media, le autorità navali responsabili hanno rimorchiato la balena di circa 23.000 chilogrammi dalla prua della nave da crociera e poi hanno trasportato l'animale a Sandy Hook, nel New Jersey. Martedì 7 maggio è stata effettuata l'autopsia. Anche lo scienziato capo dell'Atlantic Marine Conservation Society, Robert A. Di Giovanni, che ha condotto lo studio sulla balena, ha già commentato. Secondo Di Giovanni la balena era già gravemente decomposta quando gli scienziati hanno iniziato la cosiddetta necroscopia, cioè l'apertura del cadavere. Sono stati in grado di raccogliere rapidamente campioni per esaminarli infine alla ricerca di inquinanti e altre biotossine. "Sembra che l'animale fosse vivo quando è stato colpito da una nave", dice a questo proposito l'esperto. Di Giovanni ha sottolineato anche che non si possono escludere del tutto altri fattori. La morte della balena ci ricorderebbe che gli esseri umani continuano a condividere le acque aperte con altri mammiferi. Anche la “National Oceanic and Atmospheric Administration” ritiene di avere un dovere in questo senso. Ciò significa: l’Amministrazione meteorologica e oceanografica degli Stati Uniti incoraggia continuamente i marinai lungo la costa del Mar Baltico a rallentare gradualmente le loro navi e a rimanere vigili. Inoltre, tutti gli avvistamenti di balene morte, ferite o impigliate, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dovrebbero essere segnalati immediatamente alle autorità. Affinché un simile dramma non si ripeta.

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