Valanga di multe per i “nuovi photored” a Lecce.
Sanzionati centinaia di “ignari” automobilisti anche per il superamento della linea di canalizzazione delle corsie. Lo “Sportello dei Diritti”: l’avevamo detto che l’esigenza di “far cassa” avrebbe preso il sopravvento anche sul buon senso. Intervenga il sindaco e segua l’esempio di Genova dove sono stati annullati centinaia di verbali identici
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L’avevamo detto lo scorso novembre quando veniva preannunciata dal Comando di Polizia Municipale di Lecce la messa in funzione di 12 photored su 6 incroci nel centro urbano del comune capoluogo, che l’esigenza di “far cassa” avrebbe preso il sopravvento sul “buon senso” perché, al di là della necessità di sanzionare chi passa effettivamente col “rosso”, si poteva già presumere che lo stesso sistema avrebbe potuto contestare migliaia di sanzioni per coloro che sono ritenuti “colpevoli” anche di un modesto superamento della linea di canalizzazione delle corsie senza alcun effettivo passaggio con la lanterna semaforica “rossa”. La conseguenza? Centinaia se non migliaia di verbali ai sensi dell’articolo 146 comma 2 del Codice della Strada che se non sono già arrivati, nei prossimi giorni finiranno nelle buche delle lettere di tanti automobilisti per importi variabili tra un minimo di euro 46,15 ad un massimo, se pagati nei 60 giorni di euro 58,75 oltre alla necessaria comunicazione del conducente con la decurtazione di 2 punti dalla patente di guida per ogni infrazione.E poiché noi dello “Sportello dei Diritti” sono anni che critichiamo questi sistemi di controllo della circolazione stradale su tutto il territorio nazionale che non possono non essere connessi alla necessità per gli enti responsabili di rimpinguare i propri bilanci, non possiamo non sollevare il “caso” per quest’ennesima scelta da parte del Comando di Polizia di Lecce, con l’avallo dell’attuale amministrazione comunale che pensavamo potesse adottare una nuova politica nel rapporto con la cittadinanza che, a questo punto, è considerata “rea” di essere “indisciplinata” alla guida. Un passo indietro ed un ritorno all’amministrazione “Perrone” nella quale quelli stessi strumenti si erano rivelati a dir poco fallimentari per gli insussistenti e tutti da provare benefici sulla sicurezza della circolazione. O anzi un passo in avanti verso una stretta “anti-automobilisti” palesata anche da queste rilevazioni che non si fermano al semplice passaggio con il “rosso”, ma anche al quasi sempre “innocuo” superamento delle corsie nei pressi delle intersezioni ove sono collocati questi apparecchi. Ed allora, prima che i cittadini perdano la pazienza e sono tantissimi quelli che ci hanno già segnalato il problema e prima ancora che s’inondi la Prefettura ed il Giudice di Pace di Lecce di ricorsi, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rivolge un accorato appello al sindaco di Lecce perché intervenga immediatamente e segua l’esempio dell’amministrazione comunale di Genova che per un caso identico ha annullato le medesime sanzioni.