Volo Milano - Londra: c’è odore non identificato in cabina, l’aereo British Airways atterra a Zurigo
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All’improvviso un odore insolito a bordo dell’aereo, invade l’ambiente circostante e giù le maschere di ossigeno. Si tratta del volo BA-575 da Milano Linate a Londra Heathrow, del 29 marzo. A 40 minuti dall’inizio del volo, tuttavia, i piloti decidono di deviare per un odore insolito nella cabina. Viaggiare in aereo non è sempre facile. Sono tanti i problemi che possono presentarsi durante un volo: dalle avarie, alle condi-meteo avverse, al passeggero che si sente male… Oltre ai ritardi, accade anche regolarmente che gli aeromobili siano costretti ad atterrare prima del previsto, per deviare o tornare all’aeroporto di partenza. Una strana disavventura che gli oltre 100 passeggeri della compagnia britannica hanno sperimentato. Ma le circostanze erano questa volta a dir poco insolite. La minaccia che ha costretto i piloti ad invertire la rotta dell’Airbus A320-200 di British Airways, è arrivata…da un odore insolito! L’aeromobile registrato G-EUUK, stava uscendo dalla pista 36 di Milano quando l'equipaggio di volo, a causa di quest’incidente, ha interrotto la salita a FL280 e ha indossato le maschere di ossigeno che segnalano un odore insolito a bordo. L'aereo è stato dirottato su Zurigo (Svizzera) per un atterraggio sicuro sulla pista 14 circa 40 minuti dopo la partenza. L'aereo ha lasciato la pista, si è fermato brevemente per un'ispezione da parte dei servizi di emergenza e successivamente ha rullato sul piazzale. Il resto del volo è stato cancellato, i passeggeri sono stati riprenotati su altri voli. L'aereo è ancora a terra a Zurigo circa 43 ore dopo l'atterraggio. Si tratta di una “circostanza eccezionale” e “inevitabile” e un “difetto imprevisto nella sicurezza del volo” che non dà diritto al risarcimento per i circa 100 passeggeri a bordo del volo BA-575. La compagnia, che ricorda che “la sicurezza è la priorità”, si è semplicemente scusata con il passeggero, perché ritiene che si tratti di “circostanze straordinarie” e che un incidente “inevitabile” non possa dare diritto al risarcimento, come previsto dalla normativa europea. L’Europa infatti, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, impone alle compagnie aeree di risarcire “da 250 a 600 €”, a seconda dei casi, “i passeggeri che subiscono un ritardo o cancellazione del volo, overbooking o negato imbarco“.