Mercoledì, 21 Novembre 2018.
Colpa medica: se la diagnosi corretta e tempestiva avesse potuto anche solo potenzialmente escludere il danno, l’Asl deve risarcire il paziente o i suoi eredi. L'incertezza dell'esito finale di una diagnosi corretta e tempestiva degrada l'evento dannoso da “danno certo” a '”perdita di chance”, ma non inficia il riconoscimento del nesso causale, che ben può risultare provato, in modo certo ovvero secondo il noto criterio del "più probabile che non"